Sono tornati ad allenarsi in gruppo lunedì sera, dopo la parentesi internazionale che li ha visti impegnati con Cipro e Scozia. Tra Danilo Rinaldi e Adolfo Hirsch chi ricorderà a lungo questo doppio impegno con la Nazionale è sicuramente quest’ultimo che domenica, contro gli scozzesi, ha sfiorato clamorosamente il gol dell’1-1 nel corso del primo tempo, colpendo l’esterno della rete.

“Lì per lì volevo morire – racconta l’argentino -. Tutte le volte che scendiamo in campo con la Nazionale la speranza è quella che almeno un’occasione possa capitare, ma non te l’aspetti mai realmente. In quel momento non ci pensi, l’azione è veloce, hai pochi secondi e cerchi di fare il meglio possibile. Purtroppo ho sbagliato di un metro il controllo e ho calciato quando ormai non riuscivo più ad inquadrare la porta. Quando ci ripenso e riguardo l’occasione a freddo, mi dico che ci sono andato veramente vicino. In Nazionale mi era già capitato un paio di volte di avere delle occasioni, ma mai solo davanti al portiere, mai così nitide. Purtroppo quell’urlo mi resta ancora in gola, ma spero di riuscire a sbloccarmi presto anche con questa maglia”.

Anche perché, già da qualche tempo, la Nazionale riesce a costruire azioni pericolose con una maggiore facilità.

“Siamo noi a creare le occasioni adesso – spiega Hirsch -, prima un cinquanta per cento dipendeva da un errore dell’avversario. Ci siamo lasciati alle spalle la paura di giocare, riusciamo ad essere più liberi mentalmente quando abbiamo la palla. Quello che ha questo gruppo, anche grazie a quello che ci ha trasmesso il nuovo allenatore, è la tranquillità di non sbagliare. Questo ci porta ad essere più liberi mentalmente e a fare quello che sappiamo fare, pur con i nostri limiti”.

Archiviata, per qualche tempo, la Nazionale, Hirsch è ora concentrato sulla fase decisiva del campionato. Ma prima di tuffarsi nei play off c’è ancora una sfida da giocare, quella contro il Tre Fiori, valida per l’ultima giornata del Q1. E se, a fini della classifica, si tratta di una partita ininfluente, per la squadra non lo è affatto.

“E’ una partita sicuramente sentita, visto quello che ci hanno tolto in Coppa – spiega l’attaccante argentino -. Non vogliamo regalare punti a nessuno, daremo come sempre il massimo per portare a casa il risultato. L’esclusione dalla Coppa ci terrà fermi per un po’, ma di ritorno dalla Nazionale ho visto i ragazzi darci dentro come sempre in allenamento. La voglia è la stessa di quando dovevamo qualificarci ai play off, il gruppo non molla e, anzi, ci crede ancora di più. Dobbiamo solamente continuare a lavorare così e prepararci al meglio”.