Pochi giorni alla sfida più importante dell’anno, quella che metterà in palio lo scudetto e il pass per la Champions League. Simone Loiodice ripercorre il cammino che ha portato La Fiorita a raggiungere la finale, sbarazzandosi nell’ordine di Juvenes Dogana e Libertas.

“La semifinale ha rispecchiato un po’ quello che era successo ai quarti – commenta -. All’andata sono state due partite molto simili, nelle quali avremmo potuto concludere con uno scarto maggiore ed invece il risultato è rimasto in bilico fino al ritorno. Venerdì sera siamo stati bravi a gestire la loro partenza positiva, poi nel secondo tempo il loro entusiasmo si è spento subito con l’autorete e a quel punto abbiamo dilagato. Una partita, quella di venerdì, che abbiamo affrontato proprio bene, tenendo il pallino del gioco dall’inizio alla fine ed essendo sempre pericolosi. Loro, a parte un tiro nel primo tempo, non ci hanno creato grossi problemi. La cosa che fa bene sperare – aggiunge Loiodice –è che siamo arrivati alla fase decisiva in ottime condizioni nonostante lo stop di un mese. Ritrovare il ritmo partita era fondamentale”.

Avversario dei gialloblu nella finale di sabato sarà il Tre Penne, formazione qualificatasi ai play off come prima classificata del Q2. Un risultato che non stupisce affatto Loiodice.

“Hanno avuto una partenza un po’ in salita, ma avendoli affrontati in Supercoppa sapevamo fossero una squadra attrezzata per le prime posizioni. Hanno avuto quel passaggio a vuoto di un mese, un mese e mezzo, che li ha portati ad essere inseriti nel Q2, dunque li abbiamo persi un po’ di vista, ma non mi stupisce affatto che siano arrivati in finale. Hanno ottimi giocatori, gente come Gai, solo per citarne uno, che può risolvere la partita in qualunque momento. Questa nuova formula può portare a dover affrontare in finale una squadra che non si è mai affrontata durante l’anno ed è un po’ penalizzante; però bene o male li conosciamo da diversi anni e sappiamo quello che ci aspetta. In più, come detto, abbiamo avuto l’occasione di incontrarli in Supercoppa, anche se entrambi avevamo altri allenatori”.

Per Loiodice, quella di sabato sera, sarà la terza finale in gialloblu, alle quali si sommano due Supercoppe.

“Sono pronto, non vedo l’ora che arrivi sabato – conclude -. Sarebbe stato ancor più bello poter giocare allo stadio, che è impianto più adatto a poter ospitare una finale; al San Marino Stadium mi legano personalmente tanti ricordi. Purtroppo, però, non sarà possibile”.