La Fiorita si appresta a chiudere la prima fase di campionato con la consapevolezza della qualificazione al Q1 già in tasca. Contro la Cosmos, domenica a Fiorentino, l’obiettivo sarà quello di mantenere ancora una volta l’imbattibilità (l’ultima sconfitta in campionato risale al 21 ottobre 2017 proprio contro i gialloverdi), ma anche di progredire nelle prestazioni, eliminando al minimo gli errori. Anche nella vittoria di domenica scorsa contro il Cailungo, infatti, giocatori e staff tecnico hanno individuato qualche pecca.

“La forza di una squadra si vede anche da queste cose – spiega il difensore Roberto Di Maio, autore della rete della vittoria contro il Cailungo -, dal discutere anche i particolari. Anche in una vittoria, infatti, bisogna cercare di individuare ciò che si è fatto peggio, per cercare di migliorare. Della partita di domenica, per esempio, ci siamo detti di dover cercare di evitare di prendere gol in quella maniera, di commettere disattenzioni. Dobbiamo migliorare la fase di possesso per prendere contropiede e lasciare spazio agli avversari. La nostra è una squadra che crea tanto e in questo momento facciamo anche gol, ma se non si chiude la partita bisogna sempre stare in tensione fino alla fine. L’obiettivo è questo, cercare di chiudere la partita quando è ora di chiuderla e stringere i denti quando ce n’è bisogno”.

Per Di Maio si tratta della prima stagione nel Campionato Sammarinese, dopo una carriera intensa vissuta tra Serie B, Lega Pro e una breve permanenza in Serie D. Una mentalità da professionista che è riuscito però a calarsi bene nella realtà sammarinese.

“Venendo da campionati di un certo livello, sapevo che era importante trovare una società che mi permettesse di lavorare in maniera quasi professionistica – spiega -. Con la Fiorita avevo già fatto due anni in Europea, conoscevo l’ambiente e molti dei giocatori, gente che ha voglia di lavorare seriamente e di vincere. Per me questo aspetto è stato fondamentale nella scelta. A livello di campionato credo che anche quest’anno, come succede già da un po’, saranno sempre quelle 4-5 squadre che se la giocheranno per arrivare in fondo. Poi è normale che andando avanti le partite si fanno sempre più importanti, i valori si azzerano e vengono fuori partite più tirate”.

Infine, un giudizio sul nuovo tecnico Luciano Mularoni.

“Ha portato entusiasmo alla squadra – spiega -, nel lavoro che facciamo in allenamento e che poi riportiamo la domenica. E’ uno che dà l’anima e lo recepiamo. E’ fondamentale per un giocatore avere un allenatore che sappia trasmettere la propria passione”.