TRE FIORI (4-4-2)

Venturoli 5,5; Andreini 5, Benedettini 5,5, Scugugia 5, Vendemini 5 (dal 18’st Grini 5,5); Simoncini 6,5, Lisi 6,5, Macina 5,5 (dal 9′ st Liverani 5,5), Baizan 5,5 (dal 33′ st Maiani sv); Chiaretti 5, Bettini 5,5

A disp.: Guerra, Matteoni, Mattioli

All.: Sperindio (squalificato)

FIORITA (4-4-2)

Montanari 6,5; Scarponi 7, Bugli 6, Bollini 6,5 (dal 36′ st Vagnetti sv), Mazzola 6; Cavalli 6, Confalone 5, Ceci 6 (dal 31’st Aliaj sv), Rinaldi 6,5 (dal 18′ st Mottola 7); Selva 7,5, Gualtieri 7

A disp.: Giovagnoli, Forcellini, Bonfini, Casali

All.: Manca

Arbitro: Cruciani 6

Ammoniti: Cavalli, Selva, Venturoli, Liverani, Bollini, Chiaretti

Espulsi: 39′ st Scugugia e Confalone per reciproche scorrettezze

SERRAVALLE – Al check-in per volare in Europa, tra meno di due mesi, si presenterà anche la Fiorita. Martedì sera, al termine della finale di Serravalle contro la Folgore, scopriremo se lo farà con un posto prenotato in economy per l’Europa League, come avvenuto negli ultimi due anni, o con un biglietto in business class destinazione Champions. Il penultimo verdetto della stagione fa esplodere di gioia la squadra di Montegiardino e per quello che si è visto ieri sera sul campo è giusto così: gli attaccanti della Fiorita, infatti, non hanno sbagliato un colpo mentre quelli del Tre Fiori hanno sparato a salve. La differenza, in pratica, è tutta qui.

I ritardatari vengono subiti beffati dalla premiata ditta Selva-Rinaldi, rispettivamente mandante ed esecutore della rete che stronca la proverbiale fase di studio, azzerata in appena 24 secondi. Il veterano della Nazionale estrae dal cilindro un filtrante perfetto che inchioda Andreini, beffato dal movimento alle sue spalle di Rinaldi. Il mancino infierisce sull’infeltrita difesa del Tre Fiori e si presenta tutto solo davanti a Venturoli, bucato con un destro tanto debole quanto sporco. Uno a zero Fiorita con l’orologio che non ha ancora completato il primo giro. La squadra dello squalificato Sperindio si organizza immediatamente e al 3’ si procura una colossale palla-gol per ripristinare una parità durata due battiti di ciglia. Il tiro dell’1-1, peraltro, capita sui piedi migliori ma il destro a colpo sicuro di Bettini, liberatosi a centro area, è troppo centrale e viene respinto da Montanari, mentre sul tap-in il duello tutto cesenate tra Chiaretti e Confalone viene vinto da quest’ultimo che spazza via a porta vuota. La partita, condizionata dal gol-lampo, è divertente e ricca di spunti, come al 13’ quando Bettini dilapida anche un invitante calcio di punizione dal limite. Quelli della Fiorita soffrono solo sporadicamente, anche perché nella prima parte Lisi mette il pilota automatico e fa quello che vuole in regia. Così, dopo un tiro appena alto di Cavalli al 19’, la formazione di Montegiardino trova anche il bis: il merito è ancora una volta di Selva, che scappa a sinistra evitando anche il fuorigioco, e tuona un tiro-cross respinto da Venturoli proprio sulla tibia dell’accorrente Vendemini. Il terzino, praticamente senza accorgersene, accompagna la palla in rete per il più atroce degli autogol.

Ripresa e il Tre Fiori riparte con Scugugia centrale di centrocampo, ma dopo appena 5 minuti Rinaldi, magistralmente servito da Gualtieri, si divora il 3-0. La linea altissima dei bianchi di Fiorentino è un lecca a lecca troppo invitante per gli attaccanti della Fiorita, che quando partono da dietro fanno sempre male. Prima Gualtieri colpisce un palo clamoroso ancora in contropiede poi il gigantesco Selva si procura un rigore solare dopo un body-check di Venturoli da rosso (ma Cruciani sceglie solo il giallo, salvando il Tre Fiori che in panchina non ha il portiere di riserva): dal dischetto lo stesso capitano della Nazionale festeggia il compleanno incastonando il pallone all’incrocio. Sembra finita, con la Fiorita ormai in agenzia viaggi per la prenotazione, eppure alla prima disattenzione difensiva Bettini riapre i giochi sfruttando una sponda di Scugugia su angolo di Simoncini. Ora serve qualcosa di speciale ad entrambe, perché l’acido lattico comincia a farsi sentire: così, a regalare spettacolo, ci pensa l’uomo più fresco, il subentrato Mottola, che dal nulla inventa il 4-1 con una meravigliosa discesa sulla sinistra, conclusa con il diagonale parato da Venturoli e spinto in rete da Gualtieri, come sempre al posto giusto nel momento giusto. Il morso del Cobra di Montegiardino, che stravince il duello con quello di Fiorentino (Bettini), fa calare il sipario anche se al 29’ l’intramontabile Scugugia colpisce l’incrocio dei pali di testa. Peccato solo che nel finale un giocatore navigato come Confalone, nettamente il migliore tra i centrocampisti della Fiorita, commetta una colossale sciocchezza atterrando Scugugia con una testata, solo accennata ma comunque troppo plateale per non incorrere nel cartellino rosso (espulso anche lo stesso Scugugia) che lo costringerà a saltare la finalissima. Sulla torta della Fiorita, ieri sera, mancava solo la ciliegina.

Articolo dello ” Lo Sportivo” – Luca Alberto Montanari