Fiorita: Berardi non guarda i numeri
Il tecnico gialloblù chiede ai suoi uno sforzo in più nonostante due vittorie in altrettante partite e zero reti subite.

Nicola Berardi prosegue silenzioso il suo processo di crescita e dopo aver stupito tutti con la conquista della Coppa Titano 2012 e con la vittoria della Panchina d’Oro vuole continuare a mettere insieme risultati positivi per dimostrare il suo valore reale e le sue capacità di gestione di un gruppo eterogeneo come quello del club di Montegiardino.
Vincere aiuta a vincere e Berardi lo sa: “Abbiamo cominciato il Campionato in condizioni fisiche pietose -racconta- in considerazione del fatto che quest’estate non abbiamo quasi mai staccato la spina e abbiamo scelto di riprendere tardi l’attività dopo gli impegni di Europa League e l’indimenticabile amichevole di Sappada contro Torino e Siena. Fortunatamente dove non siamo arrivati con le gambe ci siamo arrivati con l’entusiasmo e la qualità indiscussa di alcuni giocatori che ho a disposizione ma questo non può essere considerato positivo. Anzi, dobbiamo darci una riordinata se vogliamo continuare a vincere”.
Quindi due successi in altrettante partite (3-0 in Coppa con il Fiorentino e 2-0 in Campionato contro la Virtus, ndr), 5 reti segnate e 0 subite non la soddisfano? “Certo che mi soddisfano, i risultati mi soddisfano eccome, è la preparazione fisica e l’atteggiamento della squadra che non mi soddisfano. Non vorrei che ci fossimo adagiati sugli allori o ancora peggio che vi sia una convinzione troppo forte nei nostri mezzi”.
Il big match del prossimo 3 ottobre contro il Tre Penne potrebbe imprimere una svolta alla stagione? “No, non parlerei di svolta, è chiaro che sarà un bel banco di prova e che sia noi che il Tre Penne cercheremo di portare a casa la prima Supercoppa della storia ma non credo che si possa parlare, dopo un mese di Campionato, di svolta. E poi non dimentichiamoci che prima c’è il Faetano, per la Fiorita è sempre difficile affrontare i cugini e lo scorso anno proprio contro di loro buttammo all’aria i play off di Campionato. Sabato sera cominceremo a pensare al Tre Penne e al Trofeo Federale, per adesso concentriamoci sul Faetano”.
Due partite giocate fino ad ora e un modulo completamente nuovo, un 4-4-2 che lo scorso anno non si era mai visto. Esigenze o rivoluzione? “Nè uno nè l’altro. Vogliamo provare anche moduli differenti rispetto al 4-3-3 che lo scorso anno ci ha dato molte soddisfazioni. Se impareremo ad interpretare bene tutti i moduli potremo pensare di utilizzarli indifferentemente, il 4-3-3 nelle partite nelle quali è importante attaccare fin da subito e magari il 4-4-2 quando dovremo stare un po’ più accorti”.
Ma con questo modulo on avete ancora preso gol… “Due partite sono poche per fare statistica. Diciamo che siamo andati bene in entrambe le gare dimostrando maturità e concentrazione nonostante come dicevo all’inizio la squadra non sia nelle condizioni migliori”.
Avete anche una bella lista di infortunati, quali pensate di recuperare a breve? “Abbiamo tanti infortunati e parecchi indisponibili per motivi differenti. Per adesso in infermeria ci sono Gian Luca Bollinie Mario Fucili che ne avranno ancora per un paio di settimane mentre stiamo cercando di reintegrare a poco a poco Nicola Cavalli che viene da una brutta pubalgia.
Fabio Bollini rientrerà a San Marino solamente il 21 settembre e credo che non lo vedremo in campo fino alla ripresa del Campionato dopo la sosta per la Nazionale. Michele Zanotti ancora più tardi. Davide Mularoni ha finalmente ripreso ad allenarsi, anche lui però non è ancora al cento per cento ma credo che lo riavremo in tempo per la Supercoppa”.
Andy Selva invece? Potrebbe esordire con la maglia della Fiorita? “Andy è un giocatore che gestiamo in maniera particolare. Per noi è già un grande orgoglio averlo in rosa. Sa benissimo che quando le sue condizioni fisiche glielo permettono noi lo accogliamo in gruppo. Per adesso deve pensare a riprendersi dall’infortunio. Magari 10 minuti in Supercoppa verrà a giocarli”.
Dopo la vittoria dello scorso anno in Coppa Titano, Berardi ha fissato un obiettivo? “Credo che la società abbia fatto sforzi economici e organizzativi che non possono prevedere obiettivi diversi dal ritorno in Europa. Vincere è sempre difficile ma dobbiamo centrare uno dei tre posti che consegnano l’accesso alle Coppe. Se anche non fosse per l’importanza che questo riveste per l’onore del club dovremo cercare di farlo per la grande soddisfazione che offrono partite di un certo tipo. Quest’anno contro il Liepajas oltre a mettere insieme una prestazione importantissima ci siamo divertiti tanto, i ritiri e gli allenamenti insieme hanno unito il gruppo, il viaggio ha premiato i sacrifici che abbiamo fatto per conquistare la Coppa. Vorrei riprovare tutte quelle emozioni”.
Dopo l’Europa League meglio la Champions? “Non c’è dubbio, ma vorrebbe dire che la Fiorita conquista il Campionato. Sinceramente non è per nulla facile, ci proveremo ma i fattori che determinano un successo sono davvero troppi”.