PENNAROSSA (4-4-2): Valentini 5,5; Angeli 5,5, Berretti 6, Cervellini 6, Nanni 5; Bologna 5,5 (25’ st Lazzarini 6), Bonifazi 5,5, Colonna 7, Conti 6; Tomassoni 5 (22’ st Capozzi 6,5), Ugolini 5,5.

A disp.: Canini, Mariotti.

All.: Marcucci.

LA FIORITA (4-4-2): Montanari 6,5; Mazzola 6, Bugli 6,5, Bollini 6, Scarponi 6; Forcellini 5,5 (46’ st Aliaj s.v.), Ceci 6,5, Cavalli 6,5, Rinaldi 6; Gualtieri 6,5 (21’ st Franklin 6), Selva 6,5.

A disp. Giovagnoli, Pedrelli, Mottola, Casali, Zanotti.

All.: Manca.

Marcatori: 28’ Gualtieri, 23’ st Ceci.
Ammoniti: Bologna, Mazzola.

Arbitro: Casanova 6.

FIORENTINO – La Fiorita marcata Manca, dopo lo scivolone della prima giornata, agguanta la seconda vittoria consecutiva in un partita in cui il Pennarossa – orfana dello squalificato Ciacci – ha palesato sterilità nel reparto avanzato.

La squadra di Chiesanuova non ha demeritato soprattutto nel primo tempo, quando cioè è riuscita ad imbastire diverse azioni d’attacco, senza però concretizzare quanto creato: la prima conclusione da segnalare giunge al 25’ dopo un buono scambio fra Bologna e Tomassoni con quest’ultimo che calcia forte, ma centrale.

La Fiorita invece si scopre squadra molto cinica ed infatti al primo contropiede – partito dai piedi gentili di Selva – i gialloblu passano grazie alla marcatura di Gualtieri: l’attaccante, scattato in posizione regolare tra i due centrali avversari, è bravo e fortunato nel mantenere il possesso di palla dopo un rimpallo col portiere, per poi depositare nella porta ormai sguarnita.

Rinaldi poi, schierato come esterno di centrocampo e quindi più lontano dalla zona calda, ci prova da calcio piazzato ed una deviazione rischia di mettere fuori gioco Valentini che però è reattivo e smanaccia in angolo.

L’ultima azione del primo tempo è ad opera di Colonna, vero trascinatore dei biancorossi, il cui tiro dai 25 metri costringe Montanari alla presa in due tempi.

La Fiorita, nei calci piazzati, ha un’ampia gamma di soluzioni, ma la preferita rimane comunque il tiro diretto dello specialista Selva; al 55’ è infatti il capitano storico della Nazionale a guadagnarsi la punizione e a calciare, ma è la traversa a dire di no.

Va invece molto meglio a Ceci che conclude dalla distanza: la sfera, resa scivolosa dalla pioggia battente, rimbalza poco prima di Valentini proteso in tuffo ingannandolo: è il 2-0.

Sul doppio svantaggio il Pennarossa tenta uno scatto d’orgoglio, ma le idee e quindi le azioni rimangono confuse: Capozzi, entrato da pochi minuti in campo, prima sfiora la traversa con un’incornata sul cross di Cervellini, poi nell’azione successiva è bravo a stoppare uno dei pochi spunti di Ugolini e cercare il palo più lontano costringendo Montanari alla prodezza. Sul seguente angolo sbuca la testa di Colonna, ma la conclusione si stampa sul palo più vicino.

Allo scadere Selva cerca e trova Franklin che non riesce ad approfittare del buco di Berretti, spedendo la palla in diagonale oltre il secondo palo.

Il 2-0 finale non rispecchia l’andamento della partita, sostanzialmente equilibrata, ma rende giustamente merito all’attacco della Fiorita, sempre attivo e pericoloso. In casa Pennarossa non occorre buttare via tutto, ma c’è ancora tanto da lavorare prima di poter apprezzare l’impronta di Marcucci.

Articolo dello ” Lo Sportivo” – Filippo Mariotti